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Un mutuo chirografario è un finanziamento a medio-lungo termine che non richiede garanzie reali, come un'ipoteca su un immobile. La garanzia è rappresentata dalla firma del debitore sul contratto. Questo tipo di mutuo è spesso utilizzato per finanziare investimenti aziendali, come l'acquisto di macchinari o l'innovazione tecnologica.

Per accedere a un mutuo chirografario, l'azienda deve dimostrare solidità finanziaria e una buona storia creditizia. Le banche valutano il merito creditizio attraverso l'analisi dei bilanci aziendali e delle proiezioni di flusso di cassa. In alcuni casi, possono essere richieste garanzie aggiuntive, come fideiussioni o depositi titoli.

L'importo massimo erogabile varia a seconda dell'istituto di credito, ma generalmente non supera i 120.000 euro per le imprese. La durata del finanziamento è solitamente compresa tra 18 mesi e 10 anni, con un massimo di 15 anni in alcuni casi.

La principale differenza risiede nelle garanzie richieste: il mutuo chirografario non necessita di un'ipoteca su un immobile, mentre il mutuo ipotecario sì. Di conseguenza, i mutui chirografari hanno generalmente importi e durate inferiori, ma tassi di interesse più elevati rispetto ai mutui ipotecari.

Il mutuo chirografario è indicato per finanziare spese legate all'attività produttiva, come l'acquisto di macchinari, l'aggiornamento delle strutture, l'implementazione di nuove tecnologie o la copertura di esigenze di liquidità a breve termine. È particolarmente utile quando non si desidera impegnare beni immobili come garanzia.

  • Il crowdfunding è un metodo di raccolta fondi online in cui persone e investitori contribuiscono economicamente al tuo progetto. A seconda della tipologia, i sostenitori possono ricevere una ricompensa, una quota societaria o semplicemente supportare l’idea. È un'opportunità per ottenere capitale e validare il proprio business.

Esistono quattro principali tipi di crowdfunding: reward-based, che offre prodotti o servizi in cambio del contributo; equity-based, che prevede la cessione di quote societarie; donation-based, senza ricompense; e lending-based, che funziona come un prestito da restituire con interessi.

Una campagna di successo richiede un business plan solido, una presentazione chiara e coinvolgente, e una strategia di marketing ben definita. È fondamentale creare un video accattivante, promuovere il progetto sui social media e aggiornare costantemente i sostenitori per mantenere alto l’interesse.

Il crowdfunding permette di raccogliere fondi, testare il mercato e ottenere visibilità senza ricorrere a prestiti bancari. Inoltre, aiuta a costruire una community di sostenitori e validare l’idea direttamente con il pubblico, rappresentando una soluzione flessibile e accessibile per le startup.

I principali rischi sono non raggiungere l’obiettivo di raccolta, esporre l’idea alla concorrenza e gestire le aspettative dei sostenitori. È essenziale pianificare con cura, proteggere gli aspetti distintivi del progetto e avere una strategia chiara per la gestione dei fondi raccolti.